Una potenziale cura a base di antibiotici per il cancro del colon-retto

Area di ricerca: Chirurgia

Il cancro colorettale rappresenta una delle maggiori cause di mortalità dovute al cancro. Infatti, solo una minoranza dei pazienti risponde ai trattamenti standard post-chirurgia, come la chemioterapia. Vi è la necessità di identificare nuovi fattori prognostici e nuovi approcci terapeutici. Al momento, non sono disponibili terapie che aumentano l’infiltrazione del sistema immunitario nel tessuto tumorale, fenomeno caratterizzato da benefici dimostrati.

Descrizione del progetto

Il cancro colorettale rappresenta la seconda causa di morte per cancro nei paesi industrializzati, tra cui la Svizzera.

La chirurgia rappresenta il trattamento standard, ma alcuni casi (avanzati, o inoperabili) necessitano della chemioterapia. Purtroppo, meno del 30% dei pazienti trae beneficio da questo trattamento; risulta dunque fondamentale definire nuovi approcci terapeutici innovativi per questo tipo di cancro.

È noto che l’infiltrazione delle cellule immunitarie nel tessuto tumorale è associata a una migliore sopravvivenza, tuttavia l’infiltrazione spontanea avviene in meno del 20% dei tumori.

Oggi sappiamo che i batteri che costituiscono il microbiota intestinale possono invadere il tessuto tumorale nel cancro del colon-retto. In particolare Fusobacterium nucleatum, un batterio solitamente presente nel cavo orale, è stato individuato nei tumori primari. La sua presenza abbondante è stata associata alla progressione di malattia e ad una ridotta sopravvivenza del paziente. Questo microorganismo infatti può promuovere la crescita tumorale, modulare in modo negativo il sistema immunitario e ridurre la risposta alla chemioterapia.

Questo progetto intende esplorare l’uso della terapia antibiotica con metronidazolo, un antibiotico specifico contro Fusobacterium nucleatum, sul microambiente tumorale. Questo studio accrescerà le nostre conoscenze su come modulare il microbiota (contenente il batterio dannoso, ma potenzialmente altri batteri che promuovono il tumore) al fine di indurre l’infiltrazione delle cellule immunitarie nel tessuto tumorale.

L’obiettivo ultimo è creare un microambiente tumorale che sia favorevole alla guarigione ed eliminare i batteri dannosi, mediante la somministrazione di una terapia antibiotica specifica. Ciò stimolerà una funzione immunitaria benefica nel tessuto tumorale, migliorando la risposta alla chemioterapia e la sopravvivenza dei pazienti.

Recenti ricerche indicano che il microbiota intestinale (i batteri che popolano il nostro intestino) potrebbe avere un ruolo nella mancata risposta ai chemioterapici.

Ricercatrice principale

PD Dr.ssa med. Sara De Dosso, Consulente senior, Responsabile Unità Tumori Gastrointestinali, Istituto Oncologico della Svizzera Italiana (IOSI), Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) Libera docente, Facoltà di scienze biomediche, Università della Svizzera italiana (USI)

Prof. Dr.ssa med. Giandomenica Iezzi, Responsabile, Laboratorio per la Ricerca Traslazionale, Dipartimento di Chirurgia, Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) Professoressa titolare, Facoltà di scienze biomediche, Università della Svizzera italiana (USI)

Prof. Dr. med. Dimitri Christoforidis, Vice primario, Servizio di chirurgia, Ospedale Regionale di Lugano, Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) Docente, Facoltà di scienze biomediche, Università della Svizzera italiana (USI)

Il team di ricerca comprende

PD Dr. Milo Frattini, Responsabile, Laboratorio di Patologia Molecolare, Istituto Cantonale di Patologia, Ente Ospedaliero Cantonale (EOC)

Prof. Dr. Mauro Tonolla, Direttore, Istituto di microbiologia, Dipartimento ambiente costruzioni e design, Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI)

Sostenitori

Fondazione ticinese per la ricerca sul cancro

Gebert Rüf Stiftung

Swiss Cancer Research

Swiss National Science Foundation (SNSF)

Swiss Cancer Research Foundation